Il cibo fa parte integrante di ogni viaggio che si rispetti, e la tipica colazione siciliana non fa eccezione. Trascorrerete le vostre vacanze al mare in Sicilia? A Palermo così come a Messina o Catania, non potete non iniziare la giornata con granita e brioche.
La granita siciliana rappresenta il fiore all’occhiello della pasticceria (estiva) dell’isola. Costituisce una tappa obbligatoria della giornata: prima di scendere in spiaggia, non si può non passare dal bar e ordinare la propria granita preferita, naturalmente accompagnata dalla brioche col tuppo (magari appena sfornata).
Se la leadership appartiene a granita e brioche, queste non sono le sole a suscitare acquolina: tra le ricette dei dolci siciliani che un turista può gustare a colazione, ci sono anche i cannoli siciliani o la brioche col gelato, tanto per restare in tema.
Al limone, ai gelsi, fragola e panna o al caffè: esiste una granita per ogni gusto.
Granita e brioche: come si mangia?
Sorvolando sulle calorie di una granita con brioche (in vacanza tutto è concesso, bisogna mettere in conto già prima della partenza di tornare a casa con un paio di chili in più), molti si chiedono come si mangino.
Il rito è questo: si stacca delicatamante il tuppo – ovvero la cupoletta che sovrasta la brioche – e lo si tuffa nella granita (prima ancora nella panna, se l’avete ordinata e non appartenete alla categoria di quelli che la mescolano direttamente alla granita) quindi si addenta con voracità.
A questo punto si continuano ad intingere i pezzi della brioche dentro il bicchiere fino alla fine, quando tufferete l’ultimo dentro, sperando che assorba la granita rimasta sul fondo. Tutto chiaro, no?
Collaboro dal 2008 con diverse testate online per le quali creo contenuti in ottica Seo. Mi occupo di cucina, alimentazione, benessere, green. E, grazie a La Casa di Aurelio, anche di una delle mie più grandi passioni, viaggi e turismo. Ma ho scoperto che gli orizzonti non hanno confini, e che vale sempre la pena spingersi oltre.